Questa
settimana per la rubrica del "Prima e Dopo" analizziamo un attore che a
dir poco ha abusato della chirurgia estetica, utilizzandola
addirittura per poter assomigliare ad uno dei personaggi interpretati poi
al cinema. Uno di quegli esempi dove l'aiutino del bisturi devasta
quanto di buono fatto da madre natura. Mickey Rourke.
L'attore
conosciuto soprattutto per ruoli da antieroe duro e crudo, prima di
approdare sul grande schermo era un pugile professionista.
Divenuto
celebre con il film "Rusty il selvaggio", dove interpretava il fratello
di Matt Dillon, deve la sua fama soprattutto all'indimenticabile film
con Kim Basinger, 9 settimane e ½, dove viene incoronato sex simbol.
Dopodichè
un lento ed inesorabile declino dovuto a scelte sbagliate nei film ed una vita privata non del tutto sana e tranquilla (si vociferava che
facesse uso di droghe e fosse legato a delle associazioni criminali).
Ripresa
la carriera di pugile, gli unici risultati che riesce a raggiungere
sono un naso rotto, denti saltati, costole incrinate, lingua tagliata
e compressione dello zigomo. Insomma, un figurino!
Ed
è proprio da qui che comincia la sua amicizia molto stretta con il
signor bisturi e sua moglie chirurgia estetica, tanto che risulta oggi quasi irriconoscibile e soprattutto inguardabile.
Nonostante
ciò riesce a risorgere
nel cinema infilando film di successo e spessore come Sin City e The
Wrestler, che gli vale il primo Golden Globe.
Ultimamente,
visto che non ne aveva fatte abbastanza, per interpretare il rugbysta
omosessuale Gareth Thomas, si è sottoposto all'ennesimo intervento
agli occhi per assomigliare di più al personaggio da interpretare.
Insomma un pazzo!
Per
lui una lunga lista d'interventi estetici mal riusciti che gli hanno
reso il viso asimmetrico. E tra i pugni presi, una vita di eccessi e
la chirurgia estetica con kg e kg di botox gettati in faccia a
caso, l'attore è quasi irriconoscibile, in peggio...bocciato!
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