La
damigella di corte più famosa d'Italia per una volta si concede alle
interviste. Infatti di solito Alfonso Signorini siamo abituati a
vederlo dall'altro lato della barricata a slinguazzare il sederino
della gente amica o a bastonare chi osa andare contro la sua allegra combriccola sull'acculturato e acculturante "Chi".
Per
una volta invece si mette a nudo (per fortuna solo in senso
figurato!) sulla rivista "Grazia" e si lascia a confessioni piccanti e
sorprendenti. Una su tutte è che ha un compagno che non solo lo
sopporta da dieci anni (fatelo santo subito!) ma che lo cornifica
tranquillamente e pubblicamente, perchè per lui l'amore e la passione
sono due cose distinte e spesso separate, soprattutto dopo tanti anni
di relazione. Come a dire "ti amo ma me scopo n'altro":
"Ho
un compagno da dieci anni ma penso fermamente che l’innamoramento
sia qualcosa di limitato nel tempo. Quando capita, ci sentiamo più
vulnerabili ma esaltati: la passione fisica ci stravolge, siamo poco
concentrati nel lavoro. L’intimità che si costruisce con la
quotidianità, i litigi, le rotture e con la consapevolezza che
dell’altra persona non riesci più a fare a meno. Ma l’intimità
diventa routine, non è gratificante al cento per cento. La passione
è venuta meno, e ti ritrovi a un bivio: devo accontentarmi di questa
complicità o devo inseguire sempre la passione? Decido davvero di
sacrificarmi in nome di questo amore, perché è un sentimento
comunque bellissimo, perché lui se lo merita e perché è sempre
presente quando tutti gli altri se ne vanno, oppure devo sfogare la
parte di me più assetata di emozioni? Alla fine io mi rispondo che
l’amore non merita tanto sacrificio."
E si diciamo assetato d'emozioni. Io direi piuttosto d'altro. Ma boccaccia mia statte zitta! Insomma
un'ottima scusa per giustificare il suo essere fedigrafo. Con l'amore
della mia vita condivido tutto con gli altri solo il letto. Il
discorso non fa na piega! E proseguendo sulla sua linea "editoriale" ne ha pure sul matrimonio in generale, etero o gaio che
sia:
"Sono
contrario sia a quello gay sia a quello etero. Fare una promessa,
davanti a Dio o davanti a un ufficiale del municipio, di eterna
fedeltà non va d’accordo con il mio modo di pensare: insomma, io
non so quello che mi succederà domani mattina. Ma soprattutto voglio
avere la libertà di alzarmi dal letto e poter dire “Faccio quello
che mi pare”. Ho lavorato come un cane nella vita per avere questa
libertà: se lo desidero, voglio alzare il telefono e cambiare tutto,
nella professione e in tutto il resto."
Mah!
Per essere una persona profondamente cattolica come dice di essere, a
me sembra un pò
troppo farfalla di fiore in fiore. Ma a me soprattuto non stupisce
tanto il fatto che sia un infedele cronico e che metta corna a destra
e manca da dieci anni, tanto il fatto che ci sia qualcuno che voglia
sco*arselo. Orrore!!!
Nessun commento:
Posta un commento