Aspettavamo Katy Perry al varco. Dopo l’enorme successo del precedente album, soprattutto dal punto di vista dei singoli, si attendeva da lei non solo una conferma ma anche la giusta maturità e crescita artistica. Cosa che è avvenuta solo in parte.
L’album sicuramente è più lineare
del precedente, dove c’erano un’accozzaglia di hit gettate a caso, e anche se si spazia dai beat anni ’80 alle sonorità folk, dalle ballad alle uptempo,
si vede che dietro c’è un progetto più solido e studiato. La voce resta sempre
quella, se si può parlare di voce, ma il lavoro fatto dai suoi due mega
produttori si sente eccome. Dr Luke e Max Martin hanno fatto centro anche
questa volta, senza però sforzarsi più di tanto.
Il disco sicuramente venderà una
caterva e supererà le vendite di Teenage Dream, grazie anche ai due singoli
apripista azzeccatissimi e qualche altra perla creata, ma in linea di massima c’è
ancora tanto lavoro da fare sull’artista che ha potenziale se semplicemente
prova a cambiare registro. Lo mostrano le canzoni nella versione deluxe.
Qui sembra che siano stati
ripresi i tormentoni del precedente lavoro e che siano stati migliorati per
avere la certezza del risultato, senza però osare più di tanto. Il meglio
sicuramente viene dato nelle ballad per un risultato portato sicuramente a casa
e che supera ampiamente la promozione. Anche se l’ho ascoltato una volta e non
credo che lo rifarò una seconda volta. Aspetterò la pubblicazione dei singoli
spacca classifica.
Roar. Hit che ha spaccato tutto e tutti. Prende
dal primo ascolto e la si canticchia subito ma alla lunga stanca - 7
Legendary Lovers. Uptempo radiofonica
che si rifà alle sonorità orientali e folk. Una canzone che entra subito in testa e buona per riempire il cd, ma non la vedo come singolo - 6.5
Birthday. Qui si passa alla disco
anni ’80 con la cantante che omaggia Mariah Carey. Mia cara con tutto il bene
che possiamo avere per te, Mariah lasciala perdere. Manco la devi nominare per
sbaglio - 6.5
Walking On Air. Qui si passa alla
dance anni ’90 e questa volta l’omaggio è a CeCe Peniston e Crystal Waters. Già te
lo puoi permettere. Canzone orecchiabilissima e più nelle corde di miss
svociata. Ti ritrovi a sballonzolare la testa a destra e a manca senza rendertene
conto – 7.5
Unconditionally. Secondo singolo azzeccatissimo e che probabilmente
le darà l’ennesima #1 nella Billboart Hot 100. Una ballad romantica e strappalacrime
che fa subito centro – 8.5
Dark Horse feat Juicy J. Pezzo dalle
sonorità più urban grazie alla collaborazione del rapper. Sonorità più dure
rispetto ai precedenti pezzi e che ti prende solo dopo vari ascolti – 7
This Is How We Do. Si risalta di palo in
frasca e ritorniamo agli anni ’80 danzerecci con una uptempo riempi cd ma
niente di più. Orecchiabile ma c’è di meglio. Molto meglio. Carino il finale –
6
International Smile. Altra uptempo
pop dance riempidisco ma che mi sa di già sentito e molto simile agli altri
pezzi come sound. Insomma niente di nuovo – 6
Ghost. Mid-tempo un pò troppo
scontata ma che si fa sentire. Da dedicare ad un ex da dimenticare - 6.5
Love Me. Per Bloodshy passare dalla
produzione di Toxic a questa canzone dev’essere stato un trauma di proporzioni
inimmaginabili. Testo e musica troppo scontata con una voce piatta fanno di
questa canzone la meno interessante di tutto l’album – 5.5
This Moment. Ipotetica hit prodotta dagli
Stargate con un ritmo incalzante. Una delle tracce migliori anche se i testi
per me restano ancora troppo banalotti per fare il salto di qualità e urlare
alla maturità – 7
Double Rainbow. Altro pezzone dell’album. La migliore
assieme ad Unconditionally e spero sia il terzo singolo ufficiale. Ottimo il
ritornello che mi fa tanto Adele – 8
By The Grace Of God. Chiude il disco
questa ballad che parte con piano e voce e cresce man mano. Perfetta per chiudere l’ascolto con una
lacrimuccia – 7.5
Deluxe Edition
Spiritual. Ottimo brano elettro pop che
da voglia di comprare la versione "lussuosa". Poteva tranquillamente rimpiazzare un
paio di canzoni nella versione standard – 7
It Takes Two. Altro brano riuscito con
un ritmo incalzante e con la manina fatata di Emeli Sandé che si sente – 7.5
Choose Your Battles. Altro pezzo interessante
che mischia elettro pop e folk. Insomma ha deciso di mettere il meglio
nella versione deluxe per spillarci più soldi visto che meritano più queste
canzoni che molte della standard – 7
In definitiva promossa senza
problemi anche se fa pensare più alla scolaretta che ha fatto bene il suo dovere senza
sprecarsi più di tanto nell’approfondire la tematica che al cavallo di razza
pregiato.
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