Patrizia Mirigliani proprio non
molla l’osso (come darle torto, altrimenti poi che fa tutto l’anno, se la
gratta?) e, nonostante lo sfanculamento della Rai dell’anno scorso e gli
ascolti pietosi nella prima versione in quel di La7, rilancia con l’ennesima (75ima)
edizione del concorso più antico d’Italia. Miss Italia.
Dopo settantatre anni e delle
polemiche infinite l’anno scorso la Mirigliani era riuscita in exstremis a
farsi mandare in onda dalla rete di Cairo e il cambio di rete, budget e di
tutto l’ambaradan che ne è conseguito s’è visto tutto. La Rai probabilmente c’aveva
visto giusto, il concorso oramai ha stufato essendo sempre uguale a sé stesso non rinnovandosi mai e ha raggiunto il culmine del trashume proprio l’anno scorso.
Spostata la kermesse a Jesolo, in
un palazzetto mezzo vuoto che manco i parenti sono andati a vedere ste povere
ragazze, e ridotto il tutto ad una serata televisiva, la diretta non ha
superato il milioni di telespettatori. Alla conduzione erano stati messi quasi
per caso, viste le varie gaffe e lo spaesamento evidente (non sapevano manco
cosa stavano leggendo) Massimo Ghini e Cesare Bocci, con una giuria fatta tutta
in casa di un poracciume mai visto, per non parlare degli ospiti canori in un
evidente playback che levate. Insomma il budget s’era ridotto drasticamente e s’è
visto tutto. Talmente ridicola che gli stessi dipendenti della rete l’hanno
presa per il culo. Vedesi gli sfottò di Mentana e Sottile.
In soldoni resta tutto uguale, la solita solfa
soporifera che guardi gli ultimo cinque minuti verso l’una di notte giusto per
vedere chi vince. Le uniche due novità sono che quest’anno le iscrizioni saranno aperte anche
alle over 26 anni (età massima fino ad oggi), portando il limite ai 30 anni, e
alle ragazze nate in Italia da genitori stranieri. E ci verrebbe da aggiungere
che era pure l’ora. Meglio tardi che mai!
Ma la domanda che ci porremo da
qui al 14 settembre è e sarà una ed una sola. Ma perchè? Ne abbiamo veramente
bisogno di questa 75ima edizione? È così istituzionale questo concorso da
non poterne fare a meno? L’ultima reginetta che mi ricordo è di dieci anni fa.
Cristina Chiabotto e il suo uccello. Ho detto tutto!
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