Una nota milfona aveva capito
tutto dalla vita già cinquant’anni fa (circa). Italians do it better! O quasi. Visto che, secondo
People e almeno un paio di miliardi di persone, lo scapolo più sexy di questo e
quell’altro mondo è l’italo americano Joe Manganiello. Dove Manganiello
è il vero cognome e non un nome d’arte dovuto al suo attributo.
Conosciuto ai più per essere il
licantropo di True Blood e per avere un fisico da strappamutande con la sola
imposizione degli addominali, l’attore ci dimostra come anche alla soglia dei
quarant’anni si possa essere non solo bonerrimi ma e soprattutto non avere
nulla da invidiare ai giovincelli sbarbutelli di vent’anni. Un uomo che
nonostante la sua oggettiva bellezza però non ha ancora trovato la sua dolce
metà della mela, da spaccare in quattro, a causa dei mille impegni di lavoro.
E il motivo non ce lo sappiamo
spiegare visto che l’attore nell’intervista al giornale ha anche affermato, da
buon italiano, di essere un gran porcellone. "Sono per metà siciliano, sono
passionale. Sono una persona a sangue caldo. Se non ti piace un po’ di pepe,
non faccio per te… Sono un grande fan degli odori e dei profumi, è incredibile
perché infatti sono stato scelto per interpretare un licantropo! C’è qualcosa
di pazzesco nel profumo del collo di una donna, ahhhh! E’ il paradiso."
Insomma testosterone allo stato
puro. Uno che se ti piglia te rivolta come un calzino senza sapere come ha
fatto. Focoso, aitante, scatena ormoni con un solo sguardo. Ma che vuoi di più.
Come non essere d’accordo per una volta tanto con ste classifiche farlocche che
lasciano il tempo che trovano di sti giornali trash.
E la concorrenza per essere il re
dei 100 single più sexy del pianeta era ardua e spietata a leggere i soli nomi
della top ten. Il nostro spogliarellista, infatti, ha sbaragliato fior fiori di
nomi nella concorrenza. Gente come
Ian Somerhalder, Jared Leto, Liam Hemsworth, Ricky Martin, Sam Smith, Steve McQueen,
Usher e pure il batuffolo rosso del Principe Harry. Come dire, ci
possiamo accontentare anche degli scarti. Alla ‘ndo cojo cojo…
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