11 agosto 2014

Big Bang Theory: il cast raggiunge l'olimpo degli attori più pagati del piccolo schermo


Nel periodo estivo, quando la televisione va praticamente in letargo e passano solo le repliche delle peggiori soap opera e i film ever green che abbiamo visto almeno cinquanta volte, non ci resta che recuperare il tempo perduto e farsi una full immersion con le ultime serie dei telefilm che più ci appassionano.

Io personalmente sono uno di quelli che stressa e scalpita per sapere come va a finire una serie televisiva e non c’è peggior cosa del dover attendere una settimana per scoprire cosa è successo nel proseguio del racconto (peggio c'è solo il sorbirsi la diretta in esclusiva di un matrimonio vip). Posso capire serie come The Mentalist, Bones, Castle o Csi che guardi a caso quando non c’hai niente da fare tenendo la televisione di sottofondo, ma per altre serie mi urta all’inverosimile. Con Scandal ogni martedi sera quasi sfascio la televisione e grido come una pazza isterica dal nervosismo che non so come proseguono gli intrighi di Olivia Pope. Per questo, quando posso, preferisco aspettare decisamente la fine della stagione e vedermela tutta d’un fiato.

Due anni fa addirittura mi feci tutte le stagioni di Heroes in una botta sola e l’anno scorso stessa sorte è capitata a Fringe. 5 stagioni in un solo mese. Cercando poi di seguire le recenti di anno in anno. Quest’estate invece è il turno della quarta stagione di The Walking Dead (ho appena superato la mid season) per poi proseguire con la terza stagione di American Horror Story e probabilmente gettarmi sulle due nuove serie cult Orange is the new black e The Blacklist (senza contare che dovrei decidermi a prendere una volta per tutte in mano Once upon a time).


Un'altra di quelle che guardo con piacere tanto è fatta bene e fila liscia come l’olio (un pomeriggio credo d’averne viste dieci puntate di fila senza rendermene conto), nonostante non sia un fan accanito, è la brillante The Big Bang Theory che quasi mi riporta ai tempi di Friends versione nerd. E a quanto pare, dalle ultime news, in comune con la serie mito ha anche altro. I cachet da mille ed una notte puntata. Infatti, i tre protagonisti principali arrivati alla settima stagione hanno deciso d’alzare la voce e non farsi più "sfruttare" dalla produzione, chiedendo e ricevendo per le prossime tre stagioni la bellezza di un milione di dollari a puntata che, pallottoliere alla mano, tra bonus e partecipazioni, gli permetterà di raccimolare in tre anni la bellezza di cento milioni di dollari. Mica cotiche! Alla faccia degli sfigati.

Il cast così dovrebbe entrare di diritto nell’olimpo degli attori più pagati del piccolo schermo. Che se da un lato è una notizia ottima (per il loro conto in banca ma anche per i fan della serie che potranno godere di altri tre anni assicurati), dall’altro è quasi malaugurante. Perchè se andiamo a vedere gli altri attori che erano strapagati per le loro serie tv scopriamo che dopo quello poc’altro hanno fatto dopo. Quasi scomparsi nel nulla.

L’attore che ha guadagnato di più è stato Charlie Sheene che addirittura, prima di farsi cacciare nel 2011 dal programma a causa di droga, sesso e rock & roll, era riuscito a farsi pagare 2 milioni di dollari per recitare nella serie tv Due Uomini e Mezzo. Dopo di chè per lui solo tante noie e film de merda. Lo seguono a ruota Ray Romano di Tutti amano Raymond (ma nessuno se lo caga più) e Tim Allen di Quell’uragano di papà, entrambi con 1.25 milioni di dollari a puntata. Il primo dopo la chiusura della serie si è dato al doppiaggio e a qualche serie tv sconosciuta, il secondo invece oltre al doppiaggio ha fatto anche fior fiori di film come Fuga dal Natale. E non aggiungo altro.

Al milioncino tondo tondo per puntata, oltre ai già citati attori di The Big Bang Theory e a quelli di Friends (che anche loro ahimè sono quasi tutti spariti), ci sono anche i protagonisti di Innamorati Pazzi, Helen Hunt e Paul Reiser. La coppia dopo la serie terminata nel ’99 ha avuto solo ruoli in film di medio livello e poco più. Lei forse è riuscita a portare a casa uno due film decenti. Insomma, chi ha superato l’assegno a sette cifre l’ha pagato poi a caro prezzo. Evidentemente proprio per quello hanno fatto tirar fuori gli spicci dalla produzione, almeno così la pensione è assicurata. E che pensione! 

D’altra parte non possono mica essere tutti delle Angela Lansbury. E che ca*zo...

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