08 agosto 2014

Per la serie che ci tocca fa per campà: Sylvie Lubamba arrestata per truffa


Oramai è la moda dell’estate. Le starlette inutili e dimenticate da tutti pur di far parlare di sé utilizzano i social network per mostrare la propria mercanzia, perennemente ignude come mamma le ha fatte. Sempre più showgirl sguazzano in rete con foto ai limiti del pornografico e, ad eccezione di Rihanna che è stata bannata da Instagram, pare che a tutti vada bene così.

Per alcune soubrette è quasi diventata una professione. Se la Canalis sulle sue partecipazione di nozze scrive d’essere un’artista televisiva (ma de che !?!), altre come Naike Rivelli e Nina Moric potrebbero tranquillamente mettere come lavoro postatrice di foto nude sui social network. Altre invece pur di avere il loro quarto d’ora di celebrità giornaliero non si esimono dal postare sui social qualsiasi cagata facciano. Dal ruttino del figlio alla grattata di palle del marito, la regina è Belen Rodriguez che candidamente ha confermato che cazzeggiare su internet tutto il giorno postando foto inutili fa parte del suo lavoro. Beata lei!

Ci sono poi quelle che invece per avere una copertina o un articolo si du un giornale non esitano a inventarsi matrimoni di facciata mordi e fuggi (con la refurtiva intascata grazie alle esclusive date a destra e a manca) o a fare le sarte. No, non come lavoro ma a sartare da un ca*zo all’altro! Una di queste sembra Valeria Marini che nel solo ultimo anno ha cercato d’attirare le attenzioni di giornaletti scandalisti e gossippari in tutte le maniere ridicole di questo mondo. L’ultima sua genialata è stata quella di confermare i rumors che l’amichetto che tanto la sosteneva durante il divorzio lampo dal marito tanto amichetto non era. "Capita che le amicizie si trasformino in sentimento". Eh si! Capita. Zucculò!


Infine c’è la categoria peggiore. Quelle che manco i giornali scandalistici si calcolano più. Quelle che si possono mettere nude dove gli pare, creare finti fidanzamenti e inventarsi notizie bomba ma tanto non te si caga di striscio e quello che gli resta da fare è andare a letto con ricchi imprenditori e nel tempo libero sgroccargli la carta di credito o semplicemente usargliela indebitamente per fare acquisti costosi o prelevamenti a cinque cifre. Insomma Sylvie Lubamba.

Il tutto comincia nel 2010 quando l’ex soubrette (fatemi passare il termine perchè altrimenti non saprei come definirla se non in modi volgari) di Chiambretti nonché partecipante alla Talpa più che collezionare partecipazioni a dei programmi televisivi, inanella una serie di denunce che la portano ad una condanna a due anni e sei mesi. Evidentemente recidiva ha continuato ad adescare vecchi allocchi e oggi con un sotterfugio della polizia è stata ribeccata e portata in prigione.

I poliziotti non riuscendo a rintracciarla da nessuna parte hanno approfittato di una denuncia da parte della soubrette congolese per un furto di bagagli per convocarla in commissariato. Con la scusa del riconoscimento fotografico del ladro l’hanno incastrata e bloccata per portarla a Regina Coeli (che non è una drag queen) in attesa del processo. Geni!

C’è chi c’ha Robin Hood, chi il ladro gentiluomo Lupin e chi come noi sta gran poraccia che se ne va in giro con i foulard della lega nord a infinocchiare i vecchi bavosi. Beh! Almeno è riuscita a far parlare nuovamente di lei sta sciatta. Adesso per almeno quattro anni ritornerà nel dimenticatoio oltre che in gattabuia…  



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