È
stato ritrovato morto qualche giorno fa Dennis Avner, meglio
conosciuto come l'uomo gatto! L'ex marine dopo aver conosciuto un
capo indiano ne aveva seguito il suo consiglio, trasformandosi in
tutto e per tutto in un felino.
Per
arrivare all'ambito traguardo aveva realizzato ogni sorta
d'intervento, dai tatuaggi sul corpo alla modifica dell'attaccatura
dei capelli, passando per degli impianti sottocutanei per
l'inserimento delle vibrisse, l'appiattimento del naso, modellamento
dei denti, lenti a contatto verdi con fenditura, allungamento dei
lobi, silicone nelle labbra, guance e mento ed infine la lingua
biforcuta. Insomma, un restauro completo!
Al
momento non sono ancora accertate le cause del decesso ma si pensa
che l'uomo non abbia saputo resistere allo stress da popolarità che
lo stava colpendo in questo periodo, dovuto alla sovraesposizione
mediatica dopo la sua decisione di farsi operare anche per avere le
unghie lunghe, i baffi di un felino e la pelle a strisce.
Invece,
secondo il direttore del centro di Bioetica di Albany, Glenn McGee, tutte quelle
operazioni avevano alterato la sua psiche e l'uomo 54enne soffriva di
dismorfofobia.
Per
una ragione od un'altra, la domanda nasce spontanea. Ma i gatti non
avevano sette vite?
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